I semi di arachide vengono solitamente consumati dopo tostatura. Le applicazioni più frequenti sono l’accompagnamento di aperitivi, dove si consumano tostati e salati, nella birra, tostati e zuccherati oppure caramellati. Vengono inoltre ridotti in pasta per ricavare il burro di arachidi, creme spalmabili dolci o salate, gelati, croccanti al caramello e aggiunti, in pasta o in farina, a svariati prodotti da forno quali biscotti, torte o merendine. Dai semi di arachide, inoltre, si ricava l’olio di arachide, che trova un ampio uso in cucina grazie ad un punto di fumo alto. Dai semi si isola anche l’arachina.
I semi di arachide hanno un alto contenuto di proteine. Sono inoltre una buona fonte di niacina e quindi contribuiscono alla buona salute del cervello e alla circolazione sanguigna.
Recenti ricerche sulle arachidi hanno riscontrato la presenza di antiossidanti e altri composti chimici che possono dare benefici alla salute. Il contenuto di antiossidanti delle arachidi tostate è paragonabile a quello di more e fragole, e di molto superiore a quello di mele, carote e barbabietole.
Queste ricerche condotte da un gruppo di scienziati dell’Università della Florida e pubblicate sulla rivista Food Chemistry, mostrano che le arachidi contengono alte concentrazioni di polifenoli, principalmente un composto chiamato acido p-coumarico, e che la tostatura ne aumenta la concentrazione.
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