Il topinambur, Helianthus tuberosus, o più poeticamente elianto, è pianta perenne rizomatosa molto robusta e dalla grande capacità di diffusione. Il rizoma è di color nocciola chiaro e nella forma ricorda un vecchio fuso per filare, ingrossato al centro termina a punta.
Il tubero del topinambur, detto anche topinambour, è stato per decenni un alimento sostitutivo della patata, per anni abbandonato e attualmente rivalutato. È un tubero commestibile, dalla polpa carnosa e biancastra e dal sapore delicato e dolce, simile al carciofo, e vicino al gusto e alla consistenza della patata. La forma di questo tubero è variabile e spesso buffa. Può essere consumato anche crudo per non disperdere le sue tantissime proprietà benefiche.
Come le patate sono tuberi molto versatili in cucina e si prestano a varie cotture e ricette, le stesse delle patate.
Possono essere fritti o utilizzati per preparare delle frittelle, oppure ridotti in purea con l’aggiunta di burro. E ancora una volta cotti, quando sono ancora tiepidi possono essere conditi con burro e prezzemolo. Anche trifolati sono ottimi. Ricordiamoci che assomigliano nell’aspetto e consistenza alle patate ma il sapore è simile a quello del carciofo. Cottura dei topinambur La cottura è simile a quella delle patate. Ridotti a cubetti di 1 centimetro, cuociono in 10 minuti se lessati, in 15-20 minuti se stufati. Lessandoli però disperdono molte delle loro proprietà per cui è preferibile stufarli, oppure meglio ancora consumarli crudi. Sì, proprio così! Infatti non tutti sanno che a differenza delle patate possono essere consumati anche crudi.
Topinambur crudo A differenza delle patate, il topinambur può essere mangiato anche crudo. Per consumarlo crudo è importante lavarlo molto bene sotto l’acqua fresca, sfregando leggermente evitarndo di eliminarne la pellicina sotto la quale troviamo i nutrienti. Vanno poi immersi in acqua e limone come si fa con i carciofi per evitare che anneriscano. A questo punto vanno tagliati a fette molto sottili o a julenne e potranno essere consumati in pinzimonio o conditi con un po’ di maionese oppure fatti marinare in olio, sale, pepe e limone o ancora essere aggiunti a fresche e gustose insalate miste, molto apprezzate anche da chi segue un’alimentazione vegana.
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