Il cetriolo (Cucumis sativus L., 1753) è un ortaggio appartenente alla famiglia delle Cucurbitaceae, originario dell’India. È una pianta strisciante o rampicante quando trova dei supporti, ai quali si attacca attraverso i cirri prodotti dai fusti e dai rami (vedi anche Melone).
Il fusto, quadrangolare, è peloso con coste più o meno evidenti. Le foglie, piuttosto grandi, sono palmato-lobate, con lungo picciolo, verde scuro e ruvide. I fiori gialli a cinque lobi, non molto grandi, sono unisessuali, portati dalla stessa pianta (pianta monoica), i maschili a gruppi di circa cinque soggetti, i femminili sono solitari o a coppie.
Il frutto è una bacca polposa ricca d’acqua. In Lombardia, Piemonte e Liguria il cetriolo è conosciuto anche con il termine cocomero per derivazione dalle lingue lombarda, piemontese e ligure.
Pressoché privo di calorie (13 kcal per 100 gr di prodotto), il che lo rende comune nelle diete, è composto prevalentemente da acqua (96%), carboidrati disponibili (2%) e sali minerali quali[5] potassio (140 mg), calcio (16 mg), fosforo (17 mg), sodio (4 mg). Contiene inoltre 11 mg di vitamina C, mentre è trascurabile l’apporto di vitamine degli altri gruppi.
Va preferibilmente consumato quando al tatto è duro: se la polpa non risulta soda significa che l’ortaggio non è più buono. Dal punto di vista della digestione non è ben tollerato da tutti: in particolare è talora indigesto per i bambini. Ci sono diverse tipologie di cetriolo, tra cui la varietà ibrida tra cetriolo e melone tipica pugliese denominata “Carosello Bianco Barese”, spesso chiamata familiarmente “Cocomero”.
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